Gavardo,
27.05.2016XI
MEETING CITTA’ DI GAVARDO: VIGILIA CON NUOVEEd eccoci, finalmente, alla vigilia dell’XI Meeting Città di Gavardo – Memorial Max
Corso: sale l’adrenalina, e cresce l’attesa per i campioni che domani si
sfideranno in pedana e sulla veloce pista del centro sportivo di via Orsolina
Avanzi, dove, mentre vi scriviamo, sono in corso le ultime rifiniture per
l’allestimento del campo.Quasi tutti già arrivati nella cittadina
bresciana gli atleti, la maggior parte dei quali è già al centro Karol Wojitlia
per un ultimo allenamento. “E’ davvero
bello essere a Gavardo”, ci confida Naomi
Sedney (NED); “la pista mi piace e
questo è il mio primo 100 di stagione: non vedo l’ora di domani pomeriggio.”
“Anche per me le sensazioni sono buone”, le fa eco l’ottocentrista Winnie Nanyondo (UGA), “sono qui per centrare il minimo olimpico e
farò di tutto per riuscirci.”
Dicotomico lo stato d’animo di Antonio Gugole, presidente di Atletica Gavardo 90: da un lato tranquillo, perché fiducioso della professionalità dei propri collaboratori, ormai esperti nell’organizzazione di questo imperdibile appuntamento sportivo; dall’altro, in modo sano e naturale, agitato per chi sa e vuole che tutto sia perfetto. “Ormai ci siamo”, ci dice brevemente tra un controllo agli striscioni e un’occhiata alle prove di posizionamento ostacoli sulla pista. “Meno di 24 ore e vedremo il risultato di mesi e mesi di lavoro. Preferisco non aggiungere nulla e non sbilanciarmi: dico solo che abbiamo fatto del nostro meglio per portare al Meeting di Gavardo l’elite dell’atletica mondiale. Sono curioso di assistere alle due gare degli ostacoli, emozionato per l’esordio in Italia di Andrew Howe e felice di rivedere molti amici - Richard Kilty, Stefano Baldini e Massimo Magnani, solo per fare alcuni nomi. Mi auguro che domani gli spalti siano gremiti di gente nonostante la meteo apparentemente poco favorevole.”Nel frattempo, il parterre degli atleti si arricchisce di altre eccellenze: Inna Eftimova, la fortissima sprinter bulgara che vanta un personale di 11”20 sui 100m, non farà rimpiangere la defezione della britannica Shannon Hylton. Nella stessa disciplina, ma al maschile, Delmas Obou ha purtroppo dovuto rinunciare all’ultimo momento; ma Jacques Riparelli, miglior crono azzurro sulla distanza lo scorso anno (10”11), è al massimo della forma per dare del filo da torcere a tutti gli atleti al via.
Dicotomico lo stato d’animo di Antonio Gugole, presidente di Atletica Gavardo 90: da un lato tranquillo, perché fiducioso della professionalità dei propri collaboratori, ormai esperti nell’organizzazione di questo imperdibile appuntamento sportivo; dall’altro, in modo sano e naturale, agitato per chi sa e vuole che tutto sia perfetto. “Ormai ci siamo”, ci dice brevemente tra un controllo agli striscioni e un’occhiata alle prove di posizionamento ostacoli sulla pista. “Meno di 24 ore e vedremo il risultato di mesi e mesi di lavoro. Preferisco non aggiungere nulla e non sbilanciarmi: dico solo che abbiamo fatto del nostro meglio per portare al Meeting di Gavardo l’elite dell’atletica mondiale. Sono curioso di assistere alle due gare degli ostacoli, emozionato per l’esordio in Italia di Andrew Howe e felice di rivedere molti amici - Richard Kilty, Stefano Baldini e Massimo Magnani, solo per fare alcuni nomi. Mi auguro che domani gli spalti siano gremiti di gente nonostante la meteo apparentemente poco favorevole.”Nel frattempo, il parterre degli atleti si arricchisce di altre eccellenze: Inna Eftimova, la fortissima sprinter bulgara che vanta un personale di 11”20 sui 100m, non farà rimpiangere la defezione della britannica Shannon Hylton. Nella stessa disciplina, ma al maschile, Delmas Obou ha purtroppo dovuto rinunciare all’ultimo momento; ma Jacques Riparelli, miglior crono azzurro sulla distanza lo scorso anno (10”11), è al massimo della forma per dare del filo da torcere a tutti gli atleti al via.
Nel salto in lungo, assente giustificata
l’azzurra Dariya Derkach; ma Tania Vincenzino avrà il suo bel da
fare per tenere a bada le lunghe leve di Laura
Strati, Beatrice Fiorese e Giulia Liboa – oltre a quelle della
norvegese Nadia Arkpassa, e di Lynique Prinsloo ed Eliane Martins, sudafricana la prima,
brasiliana la seconda, rispettivamente oro e argento pochi giorni fa all’International
Gold Roof Challenge di Innsbruck.Ormai Gavardo ci ha abituato a ricche
sorprese: “Non vi diciamo ancora nulla, ma i 1500m di domani saranno da urlo.
Qualcuno potrebbe tentare il colpaccio…” Parola di Antonio Gugole; e, se lo
dice lui, c’è da fidarsi…Chiara Franzetti
Ufficio Stampa – XI Meeting Gavardo –
Memorial Max Corso
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